In Laguna
La Pesca in laguna
Nei primi anni ‘90 si è diffusa nelle lagune la pesca delle vongole. Veniva praticata con un attrezzo tirato a mano chiamato “rasca” o draga a mano: rastrello dotato di rete a forma di sacco, fissato a un lungo palo e ad una cinghia che avvolge la schiena del pescatore per facilitare il traino dello strumento.
Camminando all’indietro e smuovendo il fondale sabbioso con la draga, è possibile la cattura dei molluschi bivalvi. Le vongole venivano poi lavate, pulite dalla sabbia e poste nella prua della barca per la cernita e il confezionamento in sacchi.
Tutto il sistema si è modernizzato con l’uso dei setacci meccanici ed elettrici e con l’ausilio del motore fuoribordo: il getto dell’elica indirizza le vongole all’interno della cassa di raccolta mentre i pescatori in acqua, protetti da una muta, accompagnano l’imbarcazione nelle zone della laguna ritenute più pescose.
Oggi le imbarcazioni per pescare le vongole sono dotate di draghe idrauliche turbo-soffianti che penetrano un primo strato di fondale sabbioso catturando i molluschi. Lavaggio, cernita e confezionamento delle vongole avvengono sia in barca che in capanno; il prodotto viene poi venduto agli impianti di depurazione che provvedono alla commercializzazione delle vongole
così certificate.
A Porto Levante la pesca è attività praticata per mestiere. In laguna, oltre agli allevamenti di vongole, si calano le reti per la cattura di branzini, cefali, orate e altre specie. Tecniche, attrezzi e tempi impiegati variano a seconda degli ambienti, delle epoche e della specie oggetto di cattura, utilizzando barche generalmente di piccole dimensioni. La pesca si esercita abitualmente dalle prime ore del giorno al primo pomeriggio per poter conferire il pescato all’apertura del mercato locale, dove ogni giorno viene messo
all’asta per la vendita.